3 cose che ho imparato facendo Coaching alle Aziende

Coaching Aziendale:
Cosa ho Imparato?
3 cose che ho imparato facendo coaching alle aziende:
1) L’operatività giornaliera non permette di vedere i problemi:
Questo è l’errore più comune che ho incontrato fino ad oggi. Nella maggior parte delle piccole e medie imprese italiane ci si concentra talmente nel lavoro quotidiano che l’unico obiettivo, più che allinearsi ai valori aziendali e lottare per l’efficacia e l’efficienza del proprio lavoro, è quello di arrivare a fine giornata sani e salvi, senza clienti insoddisfatti e superiori arrabbiati.
La sensazione di salvezza che si prova a fine giornata però è solo uno specchietto per le allodole. Questa tendenza infatti, che può essere considerata “fisiologica” solo in determinati momenti dell’anno, non può essere la regola. Lavorare solo per finire la giornata e non con prospettiva futura, porta nel medio – lungo termine a situazioni di calo della produttività, insoddisfazione e malessere del team.
Attraverso l’aiuto di un coach si possono definire obiettivi comuni e indagare metodi creativi per cercare di raggiungerli senza puntare tutto sulla corsa a ostacoli quotidiana.
2) Le persone hanno paura a esprimersi:
Le persone hanno paura a esprimersi, non sapendo che comunicare certe situazioni a un collega, a un capo o a un superiore è una questione di co-responsabilità.
Uno dei principi fondamentale del coaching è lavorare sull’assunzione di responsabilità. Molto spesso, per paura di infrangere gli equilibri o non creare malumori le risorse del nostro team non si sentono libere di esprimere informazioni fondamentali alla salute del team e del fatturato.
Prendiamo come esempio la situazione in cui una determinata risorsa non comunichi per tempo che non riesce a star dietro a tutti i task assegnati in un determinato periodo per paura di passare come quella persona che “si lamenta sempre”, “lavora poco” ecc.
Il risultato sarà un aumento di stress e insoddisfazione del lavoratore che non vedrà mai terminare i suoi compiti, un rallentamento della produttività fino ad arrivare all’esplosione della questione: consegne mancate e clienti insoddisfatti.
Spesso questa comunicazione non avviene perché la risorsa è convinta che il suo diretto superiore sappia quello che sta passando, e spesso il diretto superiore è convinto che vada tutto bene perché pensa che altrimenti la risorsa glielo avrebbe fatto presente.
Con l’aiuto di un coach aziendale si può lavorare sull’assunzione di responsabilità delle parti e sulla comunicazione in modo da favorire un clima sereno per la circolazione di informazioni necessarie al buon andamento aziendale.
3) Si pensa che dedicare del tempo al proprio team sia una perdita di tempo.
Mi capita spesso di chiedere ai membri del team di presentarsi. E nel presentarsi a me si presentano anche agli altri, forse per la prima volta.
Ci avete mai fatto caso?
Come possiamo lavorare bene se non conosciamo niente della persona che ci lavora a fianco?
Attraverso semplici esercizi, un coach aziendale può aiutare a far individuare i propri punti di forza e le aree da migliorare a una persona anche grazie all’intervento guidato degli altri membri del gruppo. Questi esercizi permettono di fare conoscenza, ma educano anche a dare e ricevere feedback in maniera consona.
E se pensate che dedicare 15 minuti alla settimana al vostro team sia una perdita di tempo, vuol dire che non sapete quando un feedback costruttivo possa migliorare il lavoro di una persona e ancora di più quanto un complimento fatto da un collega, possa nutrire e rifocillare la passione per il proprio lavoro di un dipendente o collaboratore.
Pensate di aver bisogno di un coach personale o aziendale? Se volete conoscere informazioni e prezzi: visitate la pagina relativa ai nostri servizi e contattaci a info@multico.it
Vi aspettiamo!